Italian Coins in the National Museum of Prague I. 1. Old Collection: Middle Ages and Early Modern Period (IX. – XVI centuries).

Italian Coins in the National Museum of Prague I. 1. Old Collection: Middle Ages and Early Modern Period (IX. – XVI centuries).

Year: 2012
ISBN: 978-80-7036-363-8
Author(s): Federico Gambacorta, Luboš Polanský
Publisher: National Museum
Place of publication: Prague
Citation: GAMBACORTA, Federico a POLANSKÝ, Luboš. Italian Coins in the National Museum of Prague I. 1. Old Collection: Middle Ages and Early Modern Period (IX. – XVI centuries). . Vydání první. Prague: National Museum, 2012. ISBN 978-80-7036-363-8.

Non puo che far piacere sapere che all’estero i musei stanno pubblicando i cataloghi delle loro collezioni di monete italiane. In questo caso e il Museo di Praga che mette a disposizione degli studiosi la propria raccolta di oltre mille esemplari di cui qui ora ne sono presentati 445, con datazione a partire dall’eta medievale fino al Cinquecento.
Questo catalogo, primo di una serie intitolata Collectio Numismatica Musei Nationalis, e molto curato sia sotto il profilo scientifico che grafico. I primi capitoli sono dedicati alla storia della collezione e alla sua formazione, oltre a una breve introduzione (in lingua inglese, e bene precisare) alla numismatica italiana partendo dalla riforma di Carlo Magno, in cui si ricordano i punti fondamentali come l’introduzione della moneta aurea a meta del Duecento. Gli autori hanno voluto dividere questa introduzione secondo le aree: Italia settentrionale, centrale e meridionale in quanto, come noto, ben diverse furono le aree monetarie che contraddistinsero l’intera Penisola addirittura fino al XIX secolo.

Una nota al catalogo descrive le linee guida seguite dagli autori, i quali hanno adottato un ordinamento basato sul CNI. Tuttavia, guardando le schede, il CNI e stato ampiamente superato: e stata utilizzata la piu recente bibliografia nell’indicazione di nominali e datazioni.

Le monete schedate, come detto, sono 445 per un periodo che va dalla fine del IX secolo (un denario di Berengario per Milano) fino a tutto il Cinquecento. Le zecche rappresentate sono 69.

Alcune monete sono molto interessanti per lo studioso. Citeremo per esempio il rarissimo grosso di Lodi e l’altrettanto raro grosso di Giovanni di Boemia che si e soliti attribuire a Parma, anche se il nome della citta non vi compare. E indicato invece come inedito il quarto di paolo battuto a Bologna a nome di Paolo III (1534–1549, n. 287 del catalogo).
Anche dal punto di vista grafico il catalogo si presenta molto ben curato. Le fotografie sono inserite a fianco di ciascuna descrizione e sono riproposte in ingrandimento nelle tavole finali stampate su carta patinata.
Completano il volume alcuni indici e una corposa bibliografia.

Non possiamo che sottolineare come questo catalogo rappresenti un lavoro scrupoloso che mettera a disposizione di cultori e collezionisti una interessante serie di monete italiane altrimenti di difficile fruibilita. Speriamo, ovviamente, che la serie continui, cosi come speriamo sia imitata da altre istituzioni museali.

ks


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